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Visita guidata a San Cataldo, La Martorana, Palazzo Bonocore
12 novembre 2016
Sabato 12 novembre il Soroptimist di Palermo ha organizzato, in accordo con i curatori della manifestazione “Le Vie dei Tesori di Palermo” una visita guidata delle chiese normanne di San Cataldo, Santa Maria dell’Ammiraglio, detta anche La Martorana, e di Palazzo Bonocore.
La chiesa di San Cataldo nasce nel XII secolo come cappella privata del palazzo dell’ammiraglio di re Guglielmo I, Majone da Bari, cui si deve la scelta della dedica a un Santo pugliese. La chiesa, che è rimasta non-decorata a causa della condanna del committente, ha una storia travagliata, essendo stata adibita nei secoli XVIII e XIX a ufficio postale. Nella seconda metà dell’Ottocento è stata recuperata finché nel 1936 è stata affidata all’ordine del Cavalieri Gerosolimitani, che se ne prendono tuttora cura. Molto suggestivo è l’interno spoglio, con grandi colonne di epoca romana, mentre le colonnine absidali in porfido sono andate perdute, tranne una, e sono state sostituite da colonnine in marmo bianco. Un falso storico è il colore rosso delle tre cupolette arabeggianti, colore che è stato attribuito durante il primo restauro e che è diventato uno dei simboli dello stile arabo-normanno di Palermo.
La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio nasce nel XII secolo come cappella privata del palazzo dell’ammiraglio di re Ruggero, Giorgio d’Antiochia. Nel XV secolo fu concessa al Monastero di suore benedettine fondato da Goffredo ed Eloisa Martorana; da qui ha preso il nome “La Martorana”. La splendida chiesa mostra un accavallarsi di stili che rispecchiano anche la storia del Cattolicesimo. L’originario impianto a carattere greco, con mosaici dedicati alla Vergine, fu stravolto nel Seicento con l’eliminazione dell’iconostasi e con l’ampliamento della chiesa fino a inglobare quello che originariamente era il nartece. Nascono così il coro, recentemente restaurato, e la navata centrale con affreschi del Borremans. I mosaici del XII secolo sono opera di maestranze greche ed arabe. Particolarmente importanti sono il mosaico dell’incoronazione di Ruggero da parte di Cristo e la “dedicatio” della chiesa da parte di Giorgio d’Antiochia.
Palazzo Bonocore sorge nel Settecento e presenta soffitti splendidamente affrescati. Attualmente ospita una mostra sulle feste popolari di Sicilia, con sale dedicate ai personaggi degli antichi carnevali, alle tavole di San Giuseppe con eccezionali sculture di pani, con le “pupaccene” dei morti e con installazioni che fanno scorrere fotografie di Melo Minnella sulla cultura alimentare accompagnate da canti popolari raccolti negli anni Sessanta e Settanta del Novecento dall’antropologa Elsa Guggino. Dal balcone del primo piano la soroptimiste e i loro ospiti hanno potuto godere la splendida vista di piazza Pretoria.