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"Fragile bellezza" delle porcellane a Palazzo Mirto
Mercoledì 27 settembre si è tenuta a Palazzo Mirto una partecipatissima conferenza dal titolo “Fragile bellezza”. Andreina Galleani d’Agliano, nota storica dell’arte specialista nella porcellana settecentesca e nelle arti decorative, che ha lavorato in diversi musei italiani e stranieri, fra cui Palazzo Pitti, il Museo Stibbert a Firenze e l’Historisches Museum di Berna, ha parlato di “Porcellane europee dalla collezione di Palazzo Mirto” e Santina Grasso, già funzionaria regionale dei BB.CC., ha parlato di “Porcellane e decorazioni di interni nei palazzi palermitani del ’700”.
Le relazioni hanno fatto rivivere, nel loro splendore, le collezioni di Meißen dell’antica dimora palermitana, gettando luce sui rapporti tra la Sicilia e il resto dell’Europa nei secoli XVIII e XIX.
Dopo il saluto della Presidente del Soroptimist Club di Palermo, Patrizia Lendinara, la direttrice del Museo di Palazzo Mirto, Giovanna Cassata, ha ringraziato il Soroptimist palermitano della collaborazione che ha istituito con il Museo e che ha portato a numerosi eventi e a parecchi restauri di opere conservate nelle collezioni. La dott.ssa Cassata ha voluto sottolineare come l’evento della giornata risulti l’ultimo della Presidenza della prof.ssa Lendinara, cui ha invitato il pubblico a rivolgere un grande applauso.
La dott.ssa Galleani d’Agliano ha compiuto una dotta carrellata sullo sviluppo delle porcellane e in particolare di quelle di Meißen, che sono ben rappresentate nella collezione del Museo. Dal punto di vista del costume, la diffusione delle porcellane presso le classi abbienti è legata anche alla moda, introdotta dalla Francia e dall’Inghilterrra e diffusasi in quel tempo a Palermo, di offrire cioccolata oppure caffè. Dal punto di vista della storica del settore, sono state messe in risalto le innovazioni tecniche nonché la raffinatezza delle figure e le loro fonti che cambiano con gli anni.
La dott.ssa Grasso ha parlato delle “porcellane” che non ci sono più ma che è possibile ricostruire attraverso le decorazioni del palazzi palermitani del Settecento che dovevano, al pari di quelli di altri paesi europei, comprendere anche una stanza delle porcellane. Le immagini colte con acume nei palazzi della città offrono una serie di indizi della presenza di porcellane ai bordi delle specchiere o su preziose angoliere in legno.
Il pubblico, tanto numeroso da ascoltare anche dalla Corte della Fontana, ha mostrato di gradire le conferenze, supportate da splendide immagini in Power Point.
All’evento ha partecipato, con il consorte, anche Delphine Kraewinkels, past-presidente del Soroptimist di Liège-en-Isle, in visita in Sicilia; alla fine dell’evento è avvenuto il consueto scambio di gagliardetti, segno della vicinanza fra i Soroptimist Club del mondo.