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Foto Conferenza prof. Calabrese: Come dimagrire con la dieta mediterranea

Conferenza prof. Calabrese: Come dimagrire con la dieta mediterranea

30 novembre 2014

Giovedì 30 novembre 2014 presso la sala Magna dello Steri, sede del Rettorato Dell’Università di Palermo, il prof. Giorgio Calabrese ha tenuto una conferenza dal titolo “Come dimagrire con la dieta mediterranea”.
Il Magnifico Rettore dell’Ateneo palermitano, prof. Roberto Lagalla, ha porto un indirizzo di saluto al collega e amico prof. Calabrese e al numerosissimo pubblico presente, ringraziando la prof. Giulia Letizia Mauro, Presidente del Soroptimist Club di Palermo, per l’opportunità offerta alla cittadinanza. Ha poi ricordato come il Welfare sia in realtà un Welcare e come una forma di alimentazione corretta implichi un modello di vita e di serenità. Inoltre, non va dimenticato come l’alimentazione corretta sia anche una forma di medicina preventiva che, oltre tutto, in questi tempi di crisi fa risparmiare denaro alla Sanità pubblica. La Sanità italiana presenta picchi di eccellenza di cui il prof. Calabrese è un fulgido esempio.
Il prof. Francesco Vitale, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, condividendo quanto sostenuto dal Magnifico Rettore, ha sottolineato come dovrebbe esser rafforzata nell’insegnamento scolastico, l’educazione ad una corretta fruizione dei generi alimentari.
L’avvocato, Presidente del Rotary Club Palermo Est, co-organizzatore dell’evento, ha fatto rilevare come la proficua sinergia fra i Service Club porti ad incontri di tale richiamo e di tale importanza al fine accrescere la conoscenza di diversi stili di vita.
La prof.ssa Giulia Letizia Mauro, Presidente del Soroptimist Club di Palermo, ha presentato il relatore, prof. Calabrese, già ben noto al pubblico per le sue apparizioni in televisione. Ne ha ricordato l’attività didattica in più atenei italiani e l’attività di ricerca che l’ha portato ad esser l’unico scienziato europeo invitato a relazionare all’Onu. Anche in quella sede il prof. Calabrese ha sostenuto l’importanza della dieta mediterranea che è duttile, equilibrata, etica e includente. La prof.ssa Letizia Mauro ha concluso con un epigramma di Marziale: “la vita non è vivere ma vivere in buona salute”.
Il prof. Calabrese ha iniziato affermando che il rapporto con la dieta non è con il peso ma con la qualità della vita. Per esempio, i depressi mangiano più farinacei e più zuccheri, creandosi così altri problemi. Gli uomini sono tutti uguali tranne per le differenze di clima e di cultura. Nel medio intestino abbiamo come un secondo cervello, fatto da cui consegue l’importanza dell’educazione alimentare. Purtroppo i correnti modelli di bellezza e la vita sedentaria hanno portato ad uno stile di vita e di alimentazione poco sano. Libri ed autori non di qualità hanno convinto buona parte dell’opinione pubblica ad affidarsi a diete improvvisate o, comunque, dannose per la salute, come la dieta iperproteica che è l’opposto della dieta mediterranea che, invece, è ben equilibrata, variata ed etica perché consente di sfruttare alimenti controllati e spesso a chilometro zero. Niente di meglio di un bel piatto di pasta con il pomodoro, condita con un filo d’olio, formaggio e basilico: è un piatto leggero e ben bilanciato. Non è la pasta che fa ingrassare ma i condimenti troppo grassi. Dobbiamo riflettere sui dati che denunciano l’eccessivo numero, nel mondo occidentale, di bambini obesi e di bambini con colesterolo alto. Si tratta delle conseguenze di abitudini alimentari sbagliate: a merenda niente di meglio di un po’ di pane con qualche condimento; a colazione niente di meglio di pane e latte con po’ di marmellata o di miele. La dieta iperproteica ha ripercussioni sulle arterie. Una dieta equilibrata come quella mediterranea, insieme con un’attività fisica tarata sull’età, consente di vivere più a lungo e di vivere meglio. In Italia abbiamo tutto: il cibo, il clima, la tradizione e i controlli da parte delle Forze dell’Ordine. Perché, allora, non ci avviciniamo di più alla dieta mediterranea?
 

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