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Foto "Onora la madre"

"Onora la madre"

Venerdì 11 marzo presso l’auditorium della Chiesa di San Mattia, ex-Noviziato dei Crociferi, per celebrare la Giornata della Donna 2016, ha avuto luogo la rappresentazione teatrale, a cura del teatro Atlante, dal titolo “Onora la madre” di e con Preziosa Salatino, regia di Marco Ajovalasit. L’evento, con il patrocinio del Comune di Palermo, è nato dalla sinergia di sei associazioni femminili che operano in città: l’Ande Palermo, gli Inner Wheel Palermo Centro, Palermo Igea, Palermo Mondello, l’Associazione Italiana Donne Medico e, ovviamente, il Soroptimist International. Il Consigliere Comunale Giulio Cusumano, rappresentante legale della Federteatri, ha porto il saluto dell’Amministrazione Comunale, auspicando che eventi di tale spessore culturale si possano moltiplicare. A nome delle sei Presidenti, Alessandra Criscuoli dell’Inner Wheel Palermo Centro e Caterina Cottone dell’Inner Wheel Palermo Mondello, dopo aver ringraziato la compagnia del tetro Atlante per la disponibilità e il numeroso pubblico presente per aver aderito alla manifestazione, hanno presentato lo spettacolo e in particolare la figura dell’attrice-autrice.
“Onora la Madre” è un monologo con canti e musiche che presenta la figura di una donna siciliana, Annina, sposata a un mafioso morto in carcere e risposatasi con il cognato. Il monologo è rivolto al figlio adolescente cui la donna racconta la sua vita e in particolare la decisione di dissociarsi dal marito “pentito”. Come recita il programma di sala, “l’apparente “realismo” dello spettacolo rivela presto la sua ambiguità. Al racconto di Annina fanno fugacemente eco parole e frasi della regina Gertrude, madre di Amleto. Molte le analogie fra le due donne, entrambe al centro di giochi di potere gestiti da uomini e impegnate in un difficile rapporto con i giovani figli. […] Le due storie si fanno specchio l’una dell’altra. La figura di Annina diventa più sfumata. Dal suo racconto emergono progressivamente contraddizioni e ambiguità”.
Alla rappresentazione è seguito un dibattito. A seguito degli input di Paola Catania dell’Ande e di Arianna Mangiardi dell’Inner Wheel Palermo Igea, si sono ricordate le figure di donne che hanno fatto scelte diverse, come la madre di Peppino Impastato e Rita Atria. Preziosa Salatino ha raccontato la genesi dello spettacolo, nato da un’indagine sul personaggio di Gertrude e poi ampliato con la storia di Annina. Esponenti del pubblico hanno sottolineato come il ruolo delle donne di mafia assurte ad amministratrici degli affari delle “famiglie” non rappresenti l’emancipazione che ci si aspettava. Preziosa ha fatto notare come queste donne siano ancora più pericolose perché responsabili anche dell’educazione dei figli e portatrici di falsi valori. Ha anche narrato come lo spettacolo sia stato rappresentato non solo in molte scuole ma anche al carcere di Pagliarelli. Ciò che conta è stimolare la riflessione e portare avanti l’esempio di quelle donne che hanno fatto scelte opposte a quella di Annina.
 

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